Kabaeva è stata una delle maggiori stelle della ginnastica ritmica russa, avendo vinto un oro olimpico e due volte il campionato mondiale, escludendo Madrid 2001 dove fu annullata la sua vittoria per doping. Nel 1994 arriva al centro tecnico di Mosca diretto da Irina Viner, accompagnata dalla madre che vuole sapere se la figlia può diventare un talento. Irina Viner appena la vede nota grandi possibilità, essendo per la prima volta riunite in un’unica ginnasta di ritmica due grandi qualità: scioltezza di schiena e capacità di slancio. Figlia di un noto calciatore sovietico, a 6 anni ha iniziato ginnastica ritmica in Uzbekistan e nel corso degli anni si è spostata in diverse palestre dei vari Paesi in cui ha vissuto. Le allenatrici la ritenevano poco dotata e grassa e Alina beveva solo acqua e si buttava a capofitto negli esercizi. All’età di 12 anni la madre la portò da Irina Viner e dopo essersi esibita davanti a lei, entrò nella prestigiosa scuola di ginnastica gestita da Irina.
Partecipa alle Aeon Cup in Giappone, nelle gare junior, nel 1996 e nel 1997. Il suo debutto è nel 1998, dove a Oporto vince il campionato europeo e di seguito i Goodwill Games a New York e l’Aeon Cup. Nel 1999 ancora campionessa europea a Budapest e mondiale a Osaka. L’anno successivo, dopo la vittoria agli europei di Zaragoza segue una sconfitta: alle olimpiadi australiane è solo bronzo per un incredibile fuori pedana al cerchio. L’anno successivo dopo gli europei di Ginevra, trionfa ai mondiali di Madrid, superando la collega rivale di sempre, Irina Tchatchina.
Prima dei mondiali spagnoli, in una gara in Australia, Alina e Tchatchina ad un controllo per doping risultano positive ad un diuretico, la furosemide. Vengono ritirate tutte le medaglie delle due campionesse russe e l’oro mondiale va all’ucraina Yerofeeva. L’anno successivo Alina vince nuovamente il titolo europeo a Granada. Nel 2003 riesce comunque a vincere l’oro anche ai mondiali di settembre a Budapest, superando la grande stella del momento, l’ucraina Anna Bessonova, in una delle gare più controverse nella storia della ritmica. L’anno successivo trionfa ancora agli europei di Kiev e poi vince l’oro olimpico ad Atene.
La sua carriera sembra in dirittura d’arrivo, lei dichiara di ritirarsi, ma l’anno successivo tenta, inutilmente, di partecipare al mondiale di Baku: non viene convocata in squadra da Irina Viner. Poi dichiara: tornerò a vincere ma nel 2006 perde il titolo di campionessa europea, cedendo lo scettro alla connazionale Vera Sessina e accontentandosi della piazza d’onore.
La Kabaeva è un personaggio non solo nello sport. Alina è un’icona nel suo Paese essendo modella, presenza fissa in spettacoli, protagonista di campagne pubblicitarie. In Giappone è stata pure protagonista di film, DVD e ha posato per libri fotografici in qualità di modella. Grande sostenitrice di Vladimir Putin, spesso è vista in sua compagnia: difatti nel 2007 è stata eletta nella Duma di Stato per il partito Russia Unita e alcuni giornali affermano che la modella abbia una relazione sentimentale con Putin. In Russia le hanno persino dedicato una canzone; a fine 2007 la sua allenatrice Irina Viner ha annunciato il definitivo ritiro di Kabaeva dalle competizioni, dichiarando inoltre che la ginnasta non si era mai ripresa del tutto da un infortunio di parecchi anni prima.
Nel dicembre 2009 diventa madre di un bimbo, Dimitry, e nel novembre 2012 di una bambina: la paternità viene attribuita in entrambi i casi allo stesso Putin.